top of page
Post: Titolo

ZONE GRIGIE

La cabina di regia del Ministero della Salute pubblicherà nelle prossime ore il monitoraggio settimanale della diffusione del Covid-19 riferito alla settimana dal 26 ottobre al 1 novembre.

Alcune Regioni sorvegliate speciali della zona gialla potrebbero passare al semi-lockdown entro domenica.

Queste Regioni potrebbero presto passare da zona gialla ad arancione, unendosi a Sicilia e Puglia, le uniche in cui al momento vige un semi-lockdown.

Il passaggio delle Regioni dall’area gialla all’arancione, e da questa alla rossa, cioè dalla zona di minor rischio a quella a più critica, potrebbe avvenire già nei prossimi giorni.

Dal verbale della riunione del 4 novembre, data in cui è stata annunciata la ripartizione delle zone per colore, è emerso che alcune Regioni sono gialle “ma con riserva”.

Si tratta di Abruzzo, Basilicata, Liguria, Veneto e Toscana e Campania.

«Se nella prossima cabina di regia ci fossero situazioni diverse, altre Regioni potrebbero diventare rosse», ha già detto il direttore Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza. Servirà poi l’ordinanza ministeriale. Ma se ci saranno situazioni mutate sarà subito evidente.

Per questi motivi alcune regioni che al momento sono classificate come a rischio più basso e quindi inserite nella zona gialla, potrebbero finire ben presto nella fascia di rischio intermedia.

"Considerando l'imminente rivalutazione del rischio su dati aggiornati alla settimana 26 ottobre-1 novembre 2020" - è scritto nell'ultimo verbale della Cabina di Regia.

Infatti, le sei regioni che attualmente si trovano in zona rossa e arancione ci sono finite in base al monitoraggio aggiornato a venerdì scorso, quindi sui dati relativi al periodo 19-25 ottobre. Entro domenica però è previsto l'arrivo di nuovi dati più aggiornati che potrebbero far cambiare posizione ad alcune regioni.

Una di queste regioni è il Veneto che è tra le regioni gialle con riserva per via di flussi di dati incompleti. Nel Veneto ci sono 3.347 focolai, 1.716 dei quali risultano nuovi. Ci sono inoltre molti casi non tracciati, per i quali non si è individuata la catena di trasmissione, e si tratta di oltre 4.869 casi.

C'è poi il caso della Campania in cui non è da escludere un passaggio dalla fascia gialla a quella arancione in quanto l'invio dei dati è risultato incompleto, in particolare quello relativo ai ricoveri.

Ieri Rezza ha spiegato che «la Campania ha molti casi ma l’Rt è molto più basso rispetto a quello di Lombardia o Calabria. Gli interventi decisi con ordinanze regionali potrebbero aver avuto un certo effetto sulla trasmissione».

Altra regione che potrebbe ritrovarsi in un’area di rischio diversa da quella che gli è stata assegnata è l’Umbria. E lo stesso destino potrebbe subire la Provincia autonoma di Bolzano, dove i casi di contagio continuano a salire. 

Insomma, al di là della colorazione attualmente assegnata, tutte le Regioni italiane si collocano in una zona grigia dove di certo e definito non c'è nulla se non non la confusione più totale.

Ugo Antani




Non è chiaro se col nuovo monitoraggio scatterà già l’eventuale “ricollocazione” delle regioni, a poche ore dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm. L’Iss avverte: le zone rosse possono scattare anche all’interno di regioni in fascia gialla o arancione

Non è chiaro se col nuovo monitoraggio scatterà già l’eventuale “riNon è chiaro se col nuovo monitoraggio scatterà già l’eventuale “ricollocazione” delle regioni, a poche ore dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm. L’Iss avverte: le zone rosse possono scattare anche all’interno di regioni in fascia gialla o arancionecollocazione” delle regioni, a poche ore dall’entrata in vigore del nuovo Dpcm. L’Iss avverte: le zone rosse possono scattare anche all’interno di regioni in fascia gialla o aranci

68 visualizzazioni0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page