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SEGRETO D'ESTATE

Aggiornamento: 31 lug 2020

Il Governo si ostina a tenere segreti i verbali del Covid.

Cosa c'è scritto di tanto misterioso e inconfessabile nei verbali del Comitato Tecnico Scientifico sulla base dei quali il Governo ha adottato i vari decreti d'urgenza, compreso quello che ha disposto il lockdown? La domanda è lecita perché in modo ostinato e apparentemente inspiegabile il Governo continua ad opporsi alla pubblicazione di quei verbali nonostante che il Tar del Lazio ne abbia ordinato la pubblica divulgazione. Infatti, lo scorso 22 luglio il Tar del Lazio ha disposto la desecretazione dei verbali entro il termine di 30 giorni. Ebbene il Governo non solo non ha ottemperato alla sentenza, ma ha impugnato la decisione dinanzi al Consiglio di Stato. L'intento è evidente, ovvero non far conoscere agli italiani quali sono le motivazioni dei vari decreti e il contenuto dei cinque verbali del Comitato Tecnico Scientifico che li hanno supportati. Ora, è vero che ricorrere al Consiglio di Stato è un atto legittimo, ma ciò che desta mistero è il perché voler continuare ostinatamente a non divulgare quei verbali, come se ci fosse qualcosa di inquietante che i cittadini italiani non devono sapere. Curiosa è anche la motivazione del ricorso proposto dal Governo che parla di «danno concreto all’ordine pubblico e la sicurezza che la conoscenza dei verbali del C.T.S. comporterebbe sia in relazione alle valutazioni tecniche che agli indirizzi generali dall’organo tecnico». Una motivazione questa che fa apparire ancora più inquietante il persistente occultamento, accrescendo i dubbi e i sospetti sulla esistenza di situazioni di rischio, passate presenti o future che, a quanto pare, si ritiene meglio non rendere pubbliche. Condivisibile il commento lapidario dell'avvocato Pruiti Ciarello (che aveva curato il ricorso al Tar) il quale giustamente ha affermato che "i Dpcm del Governo non sono atti sottoposti ad un dogma di fede e gli italiani hanno diritto di conoscere per potere giudicare chi sta al governo. Se non ci si vuole fare giudicare politicamente non si ha rispetto del popolo». Si attende quindi il verdetto del Consiglio di Stato che dovrà decidere se il Governo Conte debba scoprire finalmente le sue misteriose carte. Ugo Antani




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