"ROCCO E SUOI PISCHELLI"
Immaginate di essere un trentenne cubano che vive in Italia che di mestiere fa il cameriere ed è titolare di un conto corrente e di una carta prepagata dove confluiscono una modesta “Naspi” (indennità di disoccupazione) e alcuni piccoli bonifici provenienti dal vostro fidanzato.
Immaginate, inoltre, di avere il passatempo di scommettere in borsa e di movimentare in poco tempo sul vostro conto una cifra intorno ai 150.000 euro e di ricevere accrediti da società finanziarie che forniscono servizi di trading online (nella specie Plus500 e Fortissio.com).
Immaginate poi di utilizzare la vostra carta prepagata per acquistare titoli sui siti di trading online investendo anche 2.000 euro in un solo giorno.
Fin qui nulla di particolarmente rilevante.
Immaginate però anche di chiamarvi Carlos Alvarez Aguila e di essere il fidanzato di Rocco Casalino, noto per essere il portavoce del Premier Giuseppe Conte.
A questo punto fatevi qualche domanda e possibilmente datevi anche una risposta.
La domanda, in ogni caso, se la sono già fatta all’Ufficio antiriciclaggio della Banca d’Italia alla quale infatti è pervenuta una dettagliata segnalazione dai risk manager di un noto gruppo bancario con filiale in Largo di Torre Argentina a Roma dove ha il conto il suddetto fidanzato di Rocco Casalino.
La segnalazione giunta all’Ufficio antiriciclaggio (come riportato anche dal quotidiano “La Verità”) riguarda proprio il conto corrente di Alvarez Aguila dove quest’ultimo "ha movimentato circa 150.000 euro e il rapporto è stato «alimentato» da un'indennità Naspi di disoccupazione, da «modesti bonifici senza causale provenienti dal compagno» e «da un bonifico proveniente da un conto tedesco della Plus500”, con sospetti "scambi di bonifici tra rapporti collegati con causali generiche, unitamente a operazioni di trading probabilmente eseguite da soggetto terzo”.
Non dimenticate che la fruttuosità degli investimenti in borsa è fortemente condizionata dall’andamento della politica e dalla ricaduta delle decisioni politiche sull’economia e sui mercati finanziari e che, quindi, conoscerle in anticipo probabilmente costituisce un bel vantaggio.
In ogni caso, lo scandalo e quello che poteva apparire come un clamoroso conflitto di interessi, è già immediatamente rientrato, in quanto lo stesso Carlo Alvarez Aguila ha fugato ogni possibile dubbio e sospetto, chiarendo e spiegando alla sua banca che la carta di credito “è posseduta dalla madre che vive a Cuba”, la quale “effettua prelievi di contanti seppur di poco conto presso banche locali”.
Preso atto, quindi, del dirimente chiarimento, il caso è chiuso e chi di voi (come “La Verità”) ha pensato male sospettando qualcosa di losco, è completamente fuori strada.
Ugo Antani
