PER NON DIMENTICARE
Tante sono state le perle che la "Contessa Serbelloni Mazzanti Vien dal Mare" alias Paola Taverna ci ha regalato in questi anni allegramente passati con disinvoltura da una scampagnata con la Lega ad un giro in barca con Il PD.
Memorabile il suo altissimo discorso politico rivolto al PD: "Mafiosi schifosi dovete morire", oppure quello sui vaccini "a go-go", o quando rivolgendosi agli abitanti di Tor Sapienza si è presentata dicendo: "Io so la gente de Quarticciolo, io nun so politico! Tu nun te poi permette de chiamamme politico”.
Come dimenticare poi il suo minaccioso post su Facebook : “Non si ferma la storia e la storia è fatta di rivoluzioni democratiche o meno", molto più somigliante ad un'arringa del miglior Duce marciante su Roma che ad uno spot da campagna elettorale.
Durante una puntata di Otto e mezzo, di fronte alla domanda del giornalista Marco Damilano che le chiedeva quale fosse l'articolo della Costituzione sulla libertà di stampa, la Taverna ha risposto: “Mi sta facendo un esame?” ammettendo di non saperlo, il che ci può anche stare, se non fosse che stiamo parlando di una che ricopre la carica di Vice Presidente del Senato e almeno la Costituzione la dovrebbe conoscere.
Velo pietoso da stendere anche su uno spot del 2015 dove appariva la Taverna che trasformava una moneta da un euro in una banconota da mille lire, dicendo: “Il M5S sta realizzando il tuo sogno, uscire dall’euro è possibile", mentre invece ciò che poi si è rivelato possibile è stato solo il repentino cambiamento di idee e l'incondizionato abbraccio dell'Eurozona.
Ma non c'è dubbio che la perla in assoluto è stata quella sul complotto ordito in occasione delle elezioni comunali di Roma, un fine complotto per far vincere i 5Stelle, "c'è in atto un complotto per farci vincere", affermazione non solo surreale ma anche grottesca se si considera che se davvero vi fosse stato quel complotto sarebbe bastato ai 5Stelle ritirare la propria candidatura e non partecipare alle elezioni.
Qualche domanda quindi su come la Taverna possa essere giunta ad occupare una delle massime cariche dello Stato sorge spontanea, ma ecco allora che ritorna quello che Beppe Grillo affermò anni fa in fase di lancio del Movimento 5Stelle: “I parlamentari dovrebbero essere estratti a sorte”; non stava scherzando ma diceva tremendamente sul serio.
Ugo Antani
