OMICRON FA MIRACOLI
La variante Omicron è davvero diversa da tutte le altre, non solo provoca sintomi lievi, un banale raffreddore o mal di gola e non attacca fortunatamente i polmoni, ma ha anche la incredibile capacità di riattivare neuroni ormai da troppo tempo spenti.
C’è voluta la variante Omicron, infatti, per fa sì che qualche ortodosso della narrazione a senso unico si sia improvvisamente risvegliato dal coma cognitivo e si sia accorto che al governo e in particolare al ministero della sanità non vi sono dei grandi geni ma semmai degli emeriti incapaci.
E’ il caso della virostar Matteo Bassetti, noto per non averne mai azzeccata una neppure nel sonno, il quale non le ha mandate a dire e ha platealmente attaccato il ministero e quindi il ministro facendo rilevare che la variante Omicron non è affatto pericolosa e non giustifica le misure sanitarie adottate e il clima di terrore e di panico che il governo ha contribuito a diffondere: “Omicron è meglio di Delta, causa quadri clinici lievi e raramente impegnativi, causa più facilmente bronchiti, tracheiti e laringiti che non polmoniti..gli unici che non lo hanno capito stanno a Roma al Ministero della salute”.
L’altro risvegliato è ancora più sorprendente, anche se non certo per levatura culturale o scientifica ma solo per accanimento social-mediatico, ovvero Selvaggia Lucarelli la quale come Fantozzi che dopo aver trovato filoni di pane in ogni angolo della casa venne colto dal leggerissimo sospetto che la moglie lo tradisse con il panettiere, è stata presa anche lei dal leggerissimo sospetto che le misure sanitarie adottate dal governo non servano assolutamente a nulla se non a nascondere la incapacità del ministro e del suo dicastero “siamo in una nuova fase della pandemia in cui si introducono norme sanitarie non per tamponare il virus ma l’incapacità del sistema sanitario di assistere i cittadini”.
Se allora l’effetto è questo, ovvero zero problemi di salute e improvviso risveglio neuronale, attendiamo una valanga di risvegliati dal sonno della ragione.
Ugo Antani
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