MusicalMENTE * ECCO WHOOSH IL NUOVO ALBUM DEI DEEP PURPLE
Cinquant'anni suonati e non sentirli.
E' uscito in questi giorni"Whoosh", il ventunesimo album in studio per i Deep Purple, leggendaria rock band britannica.
Realizzato con la collaborazione del miglior produttore in circolazione, il mitico Bob Ezrin già autore di tanti storici capolavori con i Pink Floyd, i Kiss e Alice Cooper, solo per citarne alcuni.
“Whoosh” evoca il sibilo di un vento che spazza via i ricordi di un tempo che ormai corre a una velocità troppo elevata per potergli stare dietro.
Il tema di fondo dell'album è l’ambiente e il rapporto dell'uomo con la natura che lo circonda "Stiamo distruggendo la casa in cui abitiamo e se non facciamo qualcosa il pianeta magari sopravviverà ma noi no", ha spiegato il batterista Ian Paice.
Nessuna "operazione nostalgia" però dal punto di vista musicale, ma solo una nuova tappa di un persorso che è sempre stato in evoluzione e che nonostante il mezzo secolo trascorso continua a darci dimostrazione che in fondo il rock and roll non è ancora morto.
Tredici tracce ben cadenzate e assortite; la prima parte dell’album contiene brani di più facile ascolto, con melodie e riff accattivanti che non distolgono mai l’attenzione di chi ascolta, mentre la seconda parte è quella in cui vi sono più sperimentazioni e si trovano i richiami maggiormente evidenti allo stile più hard rock e a tratti dark delle origini della band.
E' ovvio che Ian Gillan alla sua veneranda età (75 anni) non è più capace di cantare pezzi come “Child In Time”con il graffio e l'intensità di un tempo, così come pure si avverte l'assenza di Ritchie Blackmore e Jon Lord, ma il lavoro è certamente di ottimo livello e denota una modernità e una qualità musicale che non accenna minimamente a tramontare.
I ragazzacci inglesi insomma non hanno nessuna intenzione di mollare e di fermarsi, e la creatività di Whoosh lo sta a dimostrare.
Ugo Antani