MIO FRATELLO E' FIGLIO UNICO
C’è un po' di tutto nella Enciclica “Fratelli Tutti” di Papa Bergoglio, politica, ambiente, immigrazione, pandemia, economia, finanza e capitalismo, social media; tutto tranne quello che ci dovrebbe essere, ovvero Gesù, è lui il grande assente.
La fratellanza universale è il fulcro di tutta l’Enciclica, ma di quale fratellanza parla il Pontefice?
La fratellanza cristiana si fonda su un principio cardine ineludibile: siamo fratelli perché siamo figli dello stesso Padre.
Come possiamo allora definirci fratelli tra noi se non abbiamo lo stesso Padre?
Per il cattolico la fratellanza è possibile solo in Cristo e solo se si ha Dio come Padre tramite il Battesimo.
Secondo l’insegnamento che Gesù ha dato ai discepoli e che essi hanno riportato nei Vangeli, solo i cristiani possono dirsi e chiamarsi tra loro fratelli perché sono gli unici uomini che possono chiamare “Padre” Dio. “Tutti gli uomini hanno lo stesso Creatore, ma non tutti ne sono diventati figli adottivi in Cristo Gesù. Per questo Cristo ha dato alla sua Chiesa il comando di evangelizzare e battezzare tutte le creature”.
Come diceva San Pio X. “Non vi è vera fraternità al di fuori della carità cristiana, che per amore di Dio e del suo Figlio Gesù Cristo, nostro Salvatore, abbraccia tutti gli uomini per confortarli tutti e tutti condurre alla stessa fede”.
La fratellanza universale bergogliana invece somiglia in modo perfino imbarazzante alla fratellanza di ispirazione massonica fondata sulla negazione del peccato originale e della rivelazione di Cristo.
Se si leggono le parole di Bergoglio contenute nell’Enciclica dove si parla di fratellanza e le si confrontano con il concetto di fratellanza teorizzato dalla massoneria, vi si trova una coincidenza pressochè totale: il concetto di Fratellanza espresso dalla massoneria sta ad indicare proprio l’universalità e l’unicità della vita, pur nelle sue infinite manifestazioni e quindi la discendenza di tutti gli esseri da una medesima sorgente. La Fratellanza massonica fa riferimento alla volontà di lavorare in armonia per il medesimo scopo: la costruzione del Tempio dell’Umanità al di là delle differenze di razza, cultura, livello sociale, religione. La Fratellanza massonica è un baluardo contro l’ignoranza umana, figlia della materialità, che erige illusorie barriere e differenze, tra creature accomunate da una analoga natura e destino.
Praticamente identiche nella sostanza alle parole di Bergoglio, e non è di certo un caso che Bergoglio sia il Papa più osannato e apprezzato proprio dai nemici di Dio e della Chiesa.
“Fratelli Tutti” appare, quindi, già alla prima lettura il personale manifesto ideologico di Bergoglio, che dimentica Gesù Cristo e cancella del tutto la missione evangelizzatrice della Chiesa in nome di una fratellanza dove tutto è indistinto e la voce di Gesù non è l’unica da seguire ma è solo una delle voci tra tante.
A noi allora piace ricordare le parole di un’altra Enciclica, ovvero l’Enciclica “Redemptor hominis” del 04.03.1979 del Pontefice Giovanni Paolo II: “carissimi Fratelli, Figli e Figlie, l'unico orientamento dello spirito, l'unico indirizzo dell'intelletto, della volontà e del cuore è per noi questo: verso Cristo, Redentore dell'uomo; verso Cristo, Redentore del mondo. A Lui vogliamo guardare, perché solo in Lui, Figlio di Dio, c'è salvezza. Il compito fondamentale della Chiesa di tutte le epoche e, in modo particolare, della nostra, è di dirigere lo sguardo dell'uomo, di indirizzare la coscienza e l'esperienza di tutta l'umanità verso il mistero di Cristo, di aiutare tutti gli uomini ad avere familiarità con la profondità della Redenzione, che avviene in Cristo Gesù”.
Queste sono le parole di un Papa, un Papa autentico.
Ugo Antani
