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LA SECONDA DOSE DI MATTARELLA

Aveva appena finito di svuotare gli scatoloni e già aveva individuato un paio di cantieri interessanti da guardare la mattina, e non si aspettava di certo che la totale incapacità dei politici che attualmente occupano il Parlamento, nessuno escluso, lo potesse riportare nel giro di qualche giorno sulla stessa poltrona occupata per sette anni. Ora lo tireranno per la giacchetta esortandolo al ritorno, per liberarli, come unica soluzione possibile, dal vicolo cieco in cui si sono cacciati senza avere la minima idea di come uscirne fuori. L’indecorosa e grottesca gazzarra, infatti, è giunta finalmente al suo epilogo e probabilmente già oggi pomeriggio il Mattarella bis dovrebbe essere realtà. Fatta eccezione per Fratelli D’Italia, tutti gli altri partiti sono ormai concordemente allineati (o meglio rassegnati) alla re-incoronazione del Presidente uscente.

Rimane solo un nodo da sciogliere, ovvero la disponibilità ad accettare il nuovo incarico da parte dello stesso Mattarella, e a tal fine i leader dei partiti politici, probabilmente perchè rossi di vergogna, hanno lasciato l’incombenza direttamente al premier Mario Draghi il quale in mattinata ha avuto un colloquio con Mattarella chiedendogli di restare al timone “per il bene e la stabilità del Paese”. Un atto questo del tutto inedito ed irrituale che dà conto esattamente della portata del fallimento di tutte le forze politiche in campo e della perdita di ogni loro residua credibilità.

L’ultimo a cedere al Mattarella bis è stato Matteo Salvini il quale dopo aver bruciato una ventina di candidati ed avere tentato la carta disperata della Presidente in “quota rosa”, si è arreso all’unica cura possibile per un malato terminale qual’è l’attuale governo: “Riconfermiamo Mattarella e Draghi, gli italiani non meritano altri giorni di confusione, subito al lavoro da oggi pomeriggio, i problemi degli italiani non aspettano”.

Resta il fatto che lo spettacolo offerto dal Parlamento e dalla politica in questi cinque giorni è stato veramente imbarazzante, una roba da andarsi a nascondere e farsi rivedere tra sette anni o, meglio ancora, mai più. Partiti politici completamente spaccati in due o più correnti, leader fantocci che non contano nulla, franchi tiratori che sparano a caso, sgambetti sotto al tavolo, kingmaker improvvisati, scoiattoli in fuga, candidature lanciate alla X-Factor come se piovesse e senza alcun criterio se non quello di tentare una improbabile vittoria politica sull’avversario.

E tutto questo per ritornare esattamente al punto di partenza, ovvero ad un Paese completamente incapace di evolvere e di guardare avanti, con un governo privo di ogni senso logico-politico guidato da un tecnico mai eletto da nessuno e con un Presidente già pensionato richiamato in fretta e furia perché il Parlamento non è riuscito a trovare uno straccio di degno sostituto. Ora la inoculazione della seconda dose di Mattarella consentirà al governo di ottenere il Green Pass per continuare a vivacchiare fino alle prossime elezioni, in attesa però della grande nuova ondata che prima o poi dovrà per forza arrivare, l’ondata dei voti degli elettori che non si dimenticheranno di cinque giorni di scempio politico e, soprattutto, di due anni di macelleria sociale. Ugo Antani



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