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L'UOMO CHE VENDETTE IL MONDO

"Sei faccia a faccia con l'uomo che vendette il mondo" "you are face to face with the man who sold the world" ; è il celebre ritornello del brano del maestro David Bowie "The man who sold the world".

Un brano in cui il maestro si ispirò al libro "The man who sold the moon" di Robert A. Heinlein che narra di un imprenditore senza scrupoli che vuole arrivare per primo sulla Luna per sfruttarla al meglio pur di ottenere i fondi dagli investitori, e la “vende” prima ancora di aver costruito un razzo per arrivarci.

"L'uomo che vendette il mondo" è l'immagine perfetta per descrivere il più grande speculatore della storia dell’umanità: George Soros, uno che per sua stessa ammissione ha iniziato la propria carriera a 14 anni nell’Ungheria occupata da Hitler, come collaboratore dei nazisti, aiutandoli a sequestrare i beni degli ebrei mandati nei campi di sterminio; "se non aiutavo i nazisti io, lo avrebbe fatto qualcun’altro, che male c’è?”; questo il suo agghiacciante commento.

La sua carriera di speculatore, tutta spesa dietro la falsa patente di filantropo e benefattore dell'umanità, è tristemente nota.

È riuscito a collezionare una condanna all’ergastolo in Indonesia e una alla pena di morte in Malesia per speculazione sulle monete locali; è stato condannato dallo Stato francese per insider trading a pagare una multa di 2,1 miliardi di dollari, condanna poi confermata dalla Corte Europea dei diritti dell'uomo.

Dietro lo schermo di fondazioni benefiche ha finanziato guerre e rivoluzioni ed è uno dei principali responsabili di crisi finanziarie, di immigrazioni selvagge, di soppressione delle sovranità nazionali monetarie, economiche e politiche negli ultimi trent’anni in tanti paesi del mondo.

Uno dei suoi più grandi capolavori lo ha compiuto proprio in Italia quando nel 1992, sfruttando le informazioni dei suoi amici banchieri Rothschild, speculando sulla lira causò una perdita valutaria pari a 48 miliardi di dollari, per cui la lira italiana riportò una perdita di valore del 30% e l'uscita dal Sistema monetario europeo. Per rientrarvi, il governo fu obbligato a una delle più drammatiche manovre finanziarie della sua storia (93 mila miliardi di lire).

Attualmente, avendo fiutato da subito il grande business, si occupa dell'industria dei flussi migratori, finanziando gli scafisti del mare e le traversate del mediterraneo di centinaia di migliaia di migranti, favorendo l'invasione dell'Italia e dell'Europa.

Qualche tempo fa parlando di sè stesso Soros ha affermato: "Sono certo che le mie attività speculative hanno avuto delle conseguenze negative. Ma questo fatto non entra nel mio pensiero. Non ho neanche l’ombra di un rimorso perché l’ho fatto semplicemente per far soldi”.

Ieri dalle colonne di Repubblica Soros ha espresso tutta la sua preoccupazione per l'Italia, minacciata, secondo lui, dalla grande ascesa di Giorgia Meloni.

Avete capito bene: praticamente è Soros a essere preoccupato per l'Italia e per gli italiani e non il contrario cioè gli italiani ad essere preoccupati, visti i precedenti, da Soros e dai suoi tentacoli.

Giorgia Meloni ha le spalle larghe e sa difendersi benissimo da sola (e infatti la sua risposta non si è fatta attendere), ma se qualcuno dovesse avere qualche dubbio, allora forse è meglio che si rilegga un pò la storia dell'uomo che vendette il mondo.

Ugo Antani






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