top of page
Post: Titolo

L’ODIO E’ UGUALE PER TUTTI

Prendiamo spunto proprio dalle sue parole pronunciate pochi giorni fa a sostegno della Legge Zan “Il Ddl Zan nasce da un fallimento, quello della nostra società, che non è stata capace di autoregolarsi per vivere in modo civile e tollerante”. Così si è espresso il sommo guru Saviano nel difendere un disegno di legge che mirava a perseguire i crimini di odio verso le persone. Evidentemente però l’invito a vivere in modo civile e tollerante e a non commettere reati di odio, nella visione di Saviano è un precetto che si applica a tutti tranne che a sé stesso, lui infatti può odiare, può insultare e diffamare liberamente, o almeno ha la pretesa di farlo e di rimanere impunito.

E’ di ieri la notizia del suo rinvio a giudizio da parte del Gup di Roma con l'accusa di diffamazione nei confronti di Giorgia Meloni perchè durante una puntata di «Piazzapulita» su La7 sul tema dei migranti si era riferito alla Meloni chiamandola «bastarda». Ebbene, nonostante che il Gup abbia scritto nero su bianco che la sua condotta è stata "esorbitante rispetto al diritto di critica politica” e, quindi, penalmente rilevante, il vate della sinistra radical-chic in un video postato su Facebook, convinto ancora di essere nel giusto, ha rincarato la dose rivendicando e rilanciando come se nulla fosse le sue affermazioni diffamatorie «Oggi sono stato rinviato a giudizio, querelato da Giorgia Meloni, per aver esercitato il diritto di critica, il dovere di chi liberamente pensa. Meloni querela per intimidire, per ridurre al silenzio, ma io non mollo. Il mio giudizio su Giorgia Meloni lo rivendico e continuerò a portarlo avanti”.

E’ evidente che Saviano, oltre ad ignorare il codice penale, è davvero convinto di essere un “portatore sano di odio”, libero di esercitare il diritto di critica ingiuriando e diffamando le persone e chi non la pensa come lui.

Inutile ricordargli che il reato di diffamazione è stato già più volte riconosciuto come tale, anche in cassazione, in numerosi precedenti in cui è stata usata proprio l’espressione “bastardo”. Basterà ricordare ad esempio il caso della conduttrice televisiva Paola Perego condannata nel 2015 per il reato di diffamazione per avere definito “bastardi” nel corso di una trasmissione Tv cinque ragazzi indagati (e poi assolti) per un reato di omicidio, condanna motivata dal giudice sul presupposto che la conduttrice avrebbe dovuto astenersi dal riferire espressioni lesive dell’onore e della reputazione "gravemente infamanti e inutilmente umilianti" con "una mera aggressione verbale" al di là del diritto di cronaca.

Nel caso di Saviano abbiamo quindi un moralizzatore che vuole moralizzare tutti ma non sé stesso, un sostenitore dei diritti civili che calpesta i diritti altrui, un censore dei crimini di odio che però i crimini di odio li commette lui stesso e li rivendica pure.

Pare, inoltre, che lo “scopiazzatore di testi altrui” alla fine dell’udienza davanti al Gup abbia decisamente perso le staffe, evidentemente molto innervosito dall’essere passato da vittima a imputato; stando, infatti, al racconto dell’avvocato Delmastro delle Vedove, a fine udienza lo scrittore gli si è avvicinato “come un guappo di periferia”, gli ha chiesto di salutargli la Meloni e gli ha puntato il dito in faccia dicendo: ‘Io non vi mollo, non vi mollo”. Un atteggiamento, dice l'avvocato, “poco consono all’aula di un tribunale” che in tanti anni da avvocato non mi è mai capitato".

In realtà, nonostante lo stupore dell’avvocato, l’atteggiamento di Saviano “o scrittore” è esattamente il frutto di quello che lui stesso ha esternato e perfino ostentato in una recente intervista affermando: “non basta più rintanarci dentro i buoni modi, la buona educazione. Basta con le prediche contro l’odio. Io, per esempio, sento di odiare tantissimo. Devo disciplinarmi per non far emergere in pubblico un odio che provo in modo assoluto”. ​

Vogliamo augurarci però per lui che non sarà questa la linea difensiva che vorrà seguire il suo avvocato nel processo contro la Meloni perché altrimenti la sentenza appare già scritta.

Ugo Antani



1 visualizzazione0 commenti

Post recenti

Mostra tutti
bottom of page