I NEGAZIONISTI E GLI ILLUSIONISTI
Si parla tanto della categoria dei negazionisti del Covid, quelli che negano la gravità del virus o che addirittura ne negano l’esistenza, che contestano la necessità dell’uso delle mascherine e del distanziamento sociale e vorrebbero ritornare alla normalità.
Ma accanto alla categoria dei negazionisti, all’estremo opposto, vi è una categoria altrettanto deleteria, quella degli illusionisti del Covid, ovvero quelli che pur di affermare la pericolosità del virus, pur di dimostrare che le restrizioni sono necessarie, pur di terrorizzare la popolazione prefigurando scenari apocalittici, giungono a falsificare i dati e i numeri e a fornire resoconti medico-scientifici che assimilano il Covid più o meno alla peste bubbonica.
L’ultimo esempio clamoroso è quello di ieri quando il premier Conte ha snocciolato i dati della pandemia in Italia parlando di 135.000 morti e poi di fronte al giornalista che gli ha fatto notare che i morti sono stati 35.000, invece di ravvedersi, ha ribadito con piglio deciso “ci sono stati 135.000 decessi, punto!”.
Un vero e proprio illusionismo la magica moltiplicazione del numero dei morti.
Ma gli illusionismi non sono una novità.
Si è scoperto che nel numero dei morti per Covid sono stati conteggiati anche quei pazienti che sono risultati positivi ma poi una volta guariti sono morti per altre cause, perfino a seguito di incidenti stradali.
Infatti, per il Ministero della Salute tutti i positivi al virus (guariti compresi) deceduti per qualunque motivo vanno sommati al totale dei soggetti uccisi dalla pandemia.
Anche questo un illusionismo niente male.
Un altro numero di illusionismo si è registrato in Sicilia quando sul bollettino della Regione il 17 giugno sono stati registrati 805 contagiati mentre cinque giorni dopo i contagiati sono scesi a soli 151.
Tutti guariti nel frattempo? No, era solo accaduto che il numero di 805 contagiati in realtà non esisteva ed era stato clamorosamente gonfiato, mentre i contagiati erano sempre stati soltanto 151.
Poi ci sono gli “illusionisti veggenti”, quelli che predicono già il numero di morti che ci sarà nei prossimi mesi, più o meno usando gli stessi criteri che utilizzano i cartomanti per scoprire se il vostro partner vi metterà le corna.
In particolare, secondo gli esperti della School of Medicine dell’Università di Washington avremo «un dicembre mortale», con picchi di decessi che potranno arrivare a 30mila al giorno; in Italia le attuali proiezioni stimano che i decessi totali potranno arrivare a quota 56.071 entro la fine del 2020, con 500 morti al giorno nel mese di dicembre.
Proliferano, inoltre, in Italia gli “illusionisti catastrofisti”, ovvero quella pletora di scienziati e virologi che ogni giorno non mancano occasione di fare le loro cupe previsioni che hanno tutte in comune scenari di affollatissime terapie intensive e numeri di decessi da bollettino di guerra.
Su tutti, i soliti noti Burioni, Galli, Pregliasco e Crisanti i quali con la minaccia della “seconda ondata” ormai non appaiono più solo in Tv ma anche di notte nei peggiori incubi degli italiani.
Insomma, una bella lotta tra negazionisti e illusionisti, ma una cosa è certa, i negazionisti saranno pure irresponsabili, incoscienti, complottisti e anche un po' fascisti (a loro insaputa), ma quanto ci piacerebbe che avessero davvero ragione nel dire che il Covid non c’è più e che possiamo finalmente riprenderci le nostre vite.
Ugo Antani
