FRONTE DEL PORTO
Salvini a processo.
L'Aula del Senato ha autorizzato il processo per l’ex ministro Matteo Salvini per la vicenda Open Arms.
Il “fronte nemico” favorevole all'autorizzazione è stato di 149 voti, mentre i voti contrari sono stati 141.
Del fronte compatto che vuole che Salvini sia processato per il reato di sequestro di persona fa parte anche Matteo Renzi, con il suo partito Italia Viva, il quale ha dichiarato che Salvini bloccando la nave Open Arms non ha agito per l’interesse pubblico.
Proprio lui Matteo Renzi, il garantista a senso unico alternato, colui che ha fatto del garantismo la sua bandiera dopo che suo padre Tiziano è stato coinvolto in processi penali per bancarotta fraudolenta, colui che in nome del garantismo proprio qualche mese fa ha salvato la poltrona del Ministro della Giustizia Bonafede votando contro la mozione di sfiducia, colui che ha testualmente dichiarato “le persone serie sono garantiste sempre e non diventano giustizialiste con gli avversari”, ieri invece in Senato, forse dopo aver dormito male, si è svegliato improvvisamente giustizialista.
Salvini, quindi, sarà processato per i reati di sequestro di persona e omissione di atti d’ufficio per aver impedito alla nave Open Arms di attraccare a Lampedusa nell’agosto del 2019 quando era Ministro dell’Interno.
A nulla sono valse le difese di Salvini il quale si è difeso affermando e ricordando che quella imbarcazione era omologata per sole 19 persone e che il comandante, dopo il primo salvataggio effettuato in zona libica il primo agosto, con 55 persone a bordo, ne ha prese a bordo altre 69 il giorno dopo; a quel punto avrebbe dovuto immediatamente dirigersi verso Spagna, Malta o Tunisia, mentre invece ha deliberatamente scelto l'Italia quale luogo di attracco e di sbarco. Inoltre, il comandante ha rifiutato il Pos (place of safety) concesso dalla Spagna il 18 agosto e addirittura ha rifiutato l'assistenza offerta dalla Capitaneria di Porto italiana che si era detta disponibile ad accompagnare la nave verso la Spagna, prendendo a bordo alcuni immigrati.
Sena dimenticare che la stessa Spagna aveva inviato verso Lampedusa l'unità Audaz per dare assistenza alla Open Arms il 18 agosto.
A nulla è valso rammentare che l’indicazione del porto sicuro spettava alla Spagna o a Malta, e non all’Italia, e che il comandante della nave, rifiutando il place of safety di Madrid, ha perso solo tempo, allo scopo deliberato di far sbarcare gli immigrati in Sicilia, come già del resto aveva fatto nel marzo 2018 finendo sotto processo per violenza privata e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
L’anomalia dell’accusa, inoltre, risiede anche nel fatto che il caso Open Arms è avvenuto sulla base del “Decreto sicurezza bis” entrato in vigore il 14 giugno e, quindi, avente forza di legge, il quale stabilisce testualmente che il Ministro dell'Interno può limitare l'ingresso, la sosta o il transito delle navi in acque territoriali con provvedimento da adottare di concerto con il Ministro della Difesa e il Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti informando il Presidente del Consiglio, e nel caso di specie, non vi sono mai stati rilievi, proteste o posizioni contrarie, né prima né dopo, da parte del Ministro della Difesa Trenta, da parte del Ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Toninelli, né tantomeno del Presidente Conte, ovvero gli stessi soggetti che oggi invece accusano addirittura Salvini di avere commesso un reato punibile con la reclusione fino a 15 anni.
Ugo Antani
