CON IL SEDERE PER TERRA
Sabato scorso una ventina di esponenti del movimento delle Sardine ha manifestato sotto la sede nazionale del Partito Democratico, guidati da Mattia Santori e Jasmine Cristallo.
I manifestanti hanno portato con sé dei sacchi a pelo per dimostrare simbolicamente la volontà di non abbandonare la loro richiesta fino a quando non avranno una risposta dai vertici del Pd.
Santori, dalla sua tenda, ha lanciato il grido di battaglia: “Serve una proposta politica credibile, abbiamo con noi i sacchi a pelo perché non ci basta essere ascoltati, chiediamo una iniziativa politica e siamo disposti ad accamparsi finché non la avremo". “Il Pd non esiste più, è un arcipelago di correnti, usciamo di qui più che come sardine, come salmoni", ha chiosato poi Jasmine Corallo.
Ma le brutte figure non si sono limitate a questo.
Infatti, nelle ore in cui occupavano la sede del Pd le Sardine hanno postato la foto di Mattia Santori che se la ride allegramente accampato in una tenda sotto l’immagine di Enrico Berlinguer, foto questa scattata comunque da Santori a casa sua affinchè venisse meglio per inquadratura e location.
Un vero affronto alla memoria di Berlinguer, al punto che lo stesso PD si è affrettato a smentire che la foto sia stata scattata preso la propria sede.
Comunque, figuracce storiche a parte, la pretesa ambiziosa delle Sardine è quella di dettare l’agenda e la stessa linea politica del PD e di disegnarne il futuro, visto che loro stessi ne hanno già sentenziato la morte politica.
“Noi ci auguriamo che il Pd possa dialogare con Leu, con i 5 Stelle, con la società civile, con i movimenti per creare un fronte largo per porre un argine alla deriva populista e sovranista. Se Giorgia Meloni diventa presidente del Consiglio io devo lasciare la Nazione, così ha parlato (o meglio sparlato) Jasmine Cristallo, la quale poi ha attaccato anche Bonaccini: “io sto andando lì al Nazareno per evitare che possa avere la meglio Bonaccini, e che possa diventare segretario. Lui è un destro per quanto mi riguarda, è un liberale”.
Nella sostanza, quindi, l’ardito obiettivo di rifondare l’intero campo della sinistra con poche idee ma confuse.
E la cosa più grave è che ci sono dirigenti del PD che pensano veramente di "aprire alle sardine", come per dire che al peggio non c’è mai fine, tant’ vero che la stessa presidente del Pd Valentina Cuppi ha dichiarato di avere accolto con favore l’invito delle Sardine “E’ un’iniziativa da accogliere con entusiasmo, con approccio costruttivo. Il Pd deve dare voce anche a chi non fa parte del partito per costruire un campo progressista e riformista che sappia essere accogliente”.
Ecco allora che, per rimanere ai temi comici, non possiamo fare a meno di citare l’eloquente Tweet del comico Luca Bizarri (presentatore della trasmissione Le Iene) perché nella sua ilarità ha saputo cogliere esattamente il segno del momento: “Quando sei lì, dopo i disastri, dopo essere diventato una barzelletta, dopo anni di parole vuote, di "resilienze", di "costituente delle idee", sei nel punto più basso e pensi 'dai, questo è il fondo, almeno più giù non si può andare'.. arrivano le sardine coi sacchi a pelo".
Alla fine, quindi, da Antonio Gramsci a Mattia Santori, questa è la tristissima parabola politica di quello che è stato il più grande partito della sinistra italiana e che oggi invece rischia davvero di ridursi ad un gruppo di scappati di casa accampati in una tenda, con il sedere per terra in tutti i sensi.
Ugo Antani
